Il bilancio di previsione 2021 – 2023 risulta figlio della mancanza di strategia politica come descritto nell’osservazione da me svolta sul documento unico di programmazione (DUP).
Si osserva, come prima accennato, per quanto riguarda l’addizionale comunale IRPEF, che l’Amministrazione ha previsto un incremento dell’aliquota, per la soglia superiore ai 18.000 euro, che verrà portata dallo 0,5 allo 0,65%. In un momento così difficile questa scelta è priva di buon senso.
Per quanto concerne l’IMU sulle aree destinate ad escavazione, si osserva che la stessa non è calcolata sul reale valore catastale del bene che, va ricordato, deve essere legato alla capacità estrattiva assegnata al sito, non ai metri quadri dell’area.
I lunghi tempi impiegati nella realizzazione del ponte (380.000 euro), ancora irrealizzato, gettano gravi dubbi in ordine alla capacità dell’amministrazione di impegnarsi in un progetto molto più complesso come quello presentato per l’area mercatale.
L’accensione dei mutui previsti per la realizzazione di quest’opera rappresentano una scelta d’indebitamento priva di una valutazione in relazione alla situazione attuale.
Non si osserva un’analisi delle necessità concrete odierne che avrebbero, invece, portato a un progetto alla portata delle casse comunali ovvero limitato ai finanziamenti ricevibili in una prospettiva di rilancio futuro.
Nel corso del triennio in esame viene prevista l’accensione di un mutuo nel 2021 di un milione e mezzo per il cofinanziamento dei lavori di realizzazione del nuovo mercato coperto
ed un secondo mutuo nel 2022 di poco meno di due milioni di euro (€ 1.940.800,00) per opere di completamento legate smepre all’area mercatale; entrambi sono mutuo ventennale. Tempo quindi da considerare nell’analisi dell’opportunità del progetto.
Alle cifre indicate si aggiunge un contributo regionale di € 2 milioni e mezzo, spalmato su due anni, ma su una cifra totale necessaria di 6 milioni. Il grosso resta in capo del comune.
Nelle scelte politiche non dovremmo limitare l’azione al rispetto della capacità di indebitamento dell’ente per il triennio 2021/2023. Non dovremmo impegnarci in progetti capaci di generare unicamente spesa, ma piuttosto: pensare a progetti capaci di creare meccanismi virtuosi di rilancio economico sul lungo periodo che partano da una seria considerazione della situazione attuale.
Valentina Remonato, Capogruppo Rovato 2020