Nella missione 20, programma 2, è presente un accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE) di euro 868.237,00 per l’anno 2024. Con riferimento ai rendiconti del 18, 19 e 20 La Corte dei Conti in data 22.12.2022 ha raccomandato di adottare tutte le misure utili a migliorare l’efficienza dell’attività di riscossione in conto residui, in particolare per le entrate “IMU/TASI”, “TARSU-TIA-TARI-TARES”” e “Sanzioni per violazioni codice della strada”, nonché l’efficienza dell’attività di contrasto all’evasione tributaria in relazione all’entrata “IMU/TASI”.
Credo che nonostante la pregressa raccomandazione della Corte dei Conti l’importo oggi previsto come non pagato e di dubbia esigibilità si conferma nuovamente come spaventosamente alto. Stiamo infatti parlando di oltre 800.000 euro.
SULLA SICUREZZA STRADALE
La somma da assoggettare a vincoli di destinazione come da normativa vigente è così distinta:
- sanzioni violazione codice della strada = 663.000,00 euro
- sanzioni eccesso di velocità = ZERO euro
Credo che questi numeri facciano riflettere. Dai cittadini è venuta la richiesta di maggior tutela della sicurezza stradale. Dobbiamo fare molto di più. Pochi giorni dopo quella mozione respinta dalla maggioranza, nella stessa via un incidente che ha rischiato di coinvolgere un passante, proprio su quell’area dove i cittadini chiedevano una maggiore tutela dei pedoni. Ho chiesto di avviare un procedimento di ascolto di tutte le necessità del territorio, un’analisi capillare di ogni via con i cittadini, ma è stata respinta. Sulle nostre strade poco dopo un giovane adolescente ha drammaticamente perso la vita. Credo che non dovremmo abituarci a questi tragici eventi. Penso dovremmo ascoltare molto di più le persone, non basta prevedere spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, serve prima di tutto comprendere i bisogni dei cittadini che quelle vie le vivono e che con i loro suggerimenti possono svolgere un ruolo fondamentale nell’individuazione delle problematiche e delle loro risoluzioni.
Il nostro Comune prevede un programma a triennale delle opere pubbliche. In queste l’intervento del costo stimato di € 875.000. Manutenzione Straordinaria Strade Comunali, questo è all’incirca lo stesso importo previsto per il monumento al cimitero. Come si può pensare che queste attività siano ugualmente importanti, come si fa a non rendersi conto del dramma che colpisce le nostre strade, delle ben maggiori necessità che abbiamo.
Il nostro piano programma per le opere pubbliche mostra che su 7 progetti ben 6 sono finanziati in buona parte dall’alienazione di aree o dall’alienazione della farmacia comunale. Mi auguro davvero che dopo il passaggio di questa maggioranza, rimanga qualcosa in proprietà del comune, vista la tenenza a vendere i beni comunali. Tendenza che non condivido in alcun modo.
SUL PNRR
Invece, con riferimento ai progetti finanziati dal PNRR è necessario osservare che l’ANCI, l’associazione che riunisce i comuni italiani ha espresso, riserve al termine della riunione avvenuta col governo questa settimana, affermando che “Dalla cabina di regia sul PNRR ci saremmo aspettati di ricevere informazioni certe su quali Comuni siano stati coinvolti dalla rimodulazione del Piano, o di conoscere i contenuti del decreto che dovrà specificare le nuove fonti di finanziamento e le modalità di impiego, ma così non è stato. Intanto, i lavori nei Comuni procedono bene. Sui 35 miliardi che erano stati assegnati ai Comuni, al netto di quelli per le Città metropolitane, sono state bandite circa 230mila gare per un valore di circa 32,7 miliardi, di cui 12 miliardi già aggiudicati. E questo nonostante il MEF abbia interrotto i pagamenti per le opere uscite dal PNRR: è una situazione grave che abbiamo fatto presente al Governo perché i Comuni non potranno sostenerla ancora per molto”. Queste parole si possono leggere sulla prima pagina del sito istituzionale ANCI.
Mi auguro quindi che la situazione venga prontamente gestita e che come Comune non ci troveremo travolti da questa grave situazione di interrotti pagamenti delle opere previste.
Con riferimento alla trasparenza di rendicontazione per il PNRR devo osservare che l’Organo di revisione ha effettuato delle verifiche specifiche sulle modalità di accertamento, gestione e rendicontazione dei Fondi del PNRR, anche tramite interrogazioni al sistema preposto (ReGiS). In seguito a tale controllo l’organo di revisione ha sollecito l’Ente ad un puntuale aggiornamento del sistema (REGIS) affinché risulti allineato alla contabilità, in quanto non tutti i relativi pagamenti effettuati dall’Ente sono risultati caricati in detta piattaforma.
Credo sia di fondamentale importanza a tutela della trasparenza dell’ente che tali adempimenti non siano mai trascurati. L’organo di revisione ha anche precisato “che la realizzazione degli interventi previsti sarà possibile a condizione che siano concretamente reperiti i relativi finanziamenti”.
SULLA PRECARIETÀ
Nei documenti presentati si osserva che la spesa relativa al macro-aggregato “redditi da lavoro dipendente” prevista per gli esercizi 2024-2026, con riferimento a convenzioni o con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, mostra il parametro di riferimento alla corrispondente spesa dell’anno 2009 di euro 47.120,83, come dai vincoli disposti dall’art. 9, comma 28 del D.L. 78/2010 sulla spesa per personale a tempo determinato.
Mi auguro che il parametro rimanga meramente teorico e che il Comune confermi la volontà di non adottare convenzioni e contratti di collaborazione coordinata e continuativa, che di regola oltre a precarizzare il personale assegna alla persona un trattamento economico peggiore rispetto ai contratti che consentono invece una stabilizzazione lavorativa.
Credo sinceramente necessario che le amministrazioni pubbliche diano il proprio buon esempio astenendosi dall’utilizzo di forme contrattuali che seppur legittime precarizzano il lavoro, di regola senza neppure un maggiore riconoscimento economico. Credo sia fondamentale lavorare sempre nell’ottica di dare a tutti i dipendenti comunali idoneo riconoscimento economico in una prospettiva di certezza e costante miglioramento del proprio futuro lavorativo.
SUL FONDO DI RISERVA
L’Organo di revisione ha verificato che:
– l’Ente (nella missione 20, programma 1) ha stanziato il fondo di riserva di cassa per un importo pari ad euro 68.000,00. La normativa impone che l’importo sia tra 0,2-3% del totale spese correnti previste.
Ci si augura che nel corso del prossimo anno non si debba ricorrere nuovamente ad utilizzare sistematicamente il fondo a causa della carenza di considerazioni politiche in ordine alle attività da svolgere, che portano a situazioni di urgenza altrimenti sicuramente evitabili. Per intenderci, spero che quest’anno le spese per le luminarie di Natale siano state adeguatamente previste, e che il fondo sia usato come dovuto per situazioni straordinarie o d’urgenza.
SU COGEME S.P.A.
Il collegio dei revisori ha richiamato nel proprio documento “La Relazione sul governo societario predisposta dalle società a controllo pubblico controllate dall’Ente contiene il programma di valutazione del rischio aziendale, ai sensi dell’art. 6 del D.lgs. n. 175/2016 (tenuto conto delle novità introdotte dal “Codice della Crisi” – d.lgs. 12 gennaio 2019)”, tale documento è allegato al bilancio di Cogeme SpA chiuso al 31/12/2022 e risulta redatto su base volontaria. Credo che sarebbe stato doveroso l’inserimento, tra i documenti presentati a questo consiglio, anche questa relazione che tra i vari rischi affronta quello dovuto alla “richiesta di recesso di alcuni soci dalla capogruppo, istanza sospesa ma che potrebbe essere reiterata”.
Intervento di Valentina Remonato, Consiglio Comunale del 18.01.2024
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Valentina Remonato, Rovato 18.01.2024