La mozione che ha conferito a Rovato la cittadinanza onoraria al “Milite Ignoto” è un’iniziativa dal carattere simbolico che ho appoggiato perché simboleggia e rappresenta tutti gli italiani caduti e dispersi in guerra.
Il valore patriottico di questa mozione non va confuso con i pericolosi rigurgiti nazionalisti figli di una logica di dominio delle nazioni ‘superiori’ su quelle ‘inferiori’ che si inserisce all’interno di una mentalità neofascista, che purtroppo abbiamo visto raccontare anche nella recente cronaca nazionale.
In seguito agli orrori della guerra voluta da Benito Mussolini che portò a morire centinaia di migliaia di Italiani, 319. 207 i militari che non sono tornati dalle proprie famiglie, la nostra Costituzione ha sancito il ripudio della guerra come offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
Con a mente gli orrori della guerra il nostro Stato ha scelto nel 1947 di consentire, in condizioni di parità con gli altri Stati, le limitazioni di sovranità necessarie ad assicurare la pace e la giustizia fra le Nazioni.
Proprio per questo patriottismo, che vede la pace tra i popoli come bene supremo, ricordiamo oggi il Milite Ignoto.
Riflessione post Consiglio, Valentina Remonato (Capogruppo Rovato 2020)
29.06.2021