Grazie alla pubblicazione sull’albo pretorio, finalmente ho potuto partecipare alla Commissione sulle tematiche oggetto di questo punto all’ordine del giorno; purtroppo però devo rilevare che l’esito dell’approfondimento per me è stato molto carente, mi aspettavo molto di più visto che anche il gruppo di lavoro avrebbe avuto l’obbligo di relazionare puntualmente all’interno di questa Commissione che ha tutti i crismi della pubblicità e della verbalizzazione di quanto è stato fatto. In particolare, secondo me all’interno della Commissione è stata posta dal gruppo Rovato W una questione che è di fondamentale importanza, ed è stata la domanda sulla quantità di persone coinvolte in questo momento all’interno del progetto. Questa non è una domanda di poco conto, perché è molto importante sia nella presentazione della manifestazione d’interesse da parte nostra nei confronti di Regione Lombardia, sia nei confronti di capire se le attività di pubblicità e di sensibilizzazione sul territorio hanno avuto gli effetti, perché se andiamo a vedere i requisiti della manifestazione di interesse, rientra una campagna di sensibilizzazione e promozione della Comunità Energetica rivolta a tutta la cittadinanza. Probabilmente la società che è intervenuta ha finalmente ricordato che questa cosa bisognava farla; mi ha fatto un po’ specie che all’interno della Commissione sia stato detto che c’era poco tempo. La società non ha fatto fretta, la società ha fatto il proprio dovere di consulenza, visto che la scadenza è il 30 aprile e noi come Consiglio comunale questa attività l’abbiamo iniziata il 29 settembre, con una richiesta di manifestazione d’interesse che era già stata prevista da Regione ancora con scadenza a dicembre, quindi già a settembre si sapeva dell’imminente scadenza a dicembre, con ulteriore tempo dato a disposizione fino ad aprile. Quindi, dire che si è dovuto fare le cose di fretta se non altro non è condivisibile. Per quanto riguarda poi sempre la manifestazione di interesse, il fatto che oggi ci troviamo ad approvare questa delibera nasce dal fatto che è uno dei requisiti (qualora non ci sia ancora uno statuto approvato per la realizzazione della Comunità Energetica). Secondo me merita una riflessione questo aspetto qui: che a questa manifestazione d’interesse verrà assegnato un punteggio e non verranno assegnati punteggi [ovvero il punteggio sarà uguale a zero] agli elementi qualificanti non adeguatamente descritti e motivati; la Commissione è stata fatta il 17 aprile quindi è rilevante che non si sappia ancora rispondere a questi approfondimenti; speriamo che si riesca a farlo bene, perché la scadenza è il 30 aprile, e saper motivare i vari aspetti tra cui l’indicazione del numero di utenze potenzialmente attivabili è uno degli elementi che verranno poi valutati per l’attribuzione del punteggio. Un punteggio inferiore a 15 potrebbe anche non consentire di partecipare poi all’effettiva distribuzione del finanziamento. Un ulteriore passaggio che secondo me in Commissione meritava di essere affrontato è anche il riferimento a quali sono le proposte di soluzioni impiantistiche o gestionali innovative, perché questo è un passaggio che magari non è necessario per raggiungere comunque il punteggio di 15 che potrebbe dal Comune essere raggiunto in maniera più facile con altre valutazioni, però dal punto di vista politico è un’occasione importante di una riflessione che renda concreto il nostro impegno in questa direzione, che quindi consenta davvero di trovare delle risposte all’altezza delle necessità che vogliamo affrontare con la costituzione della comunità energetica. Questa è una doverosa riflessione su quello che è stato detto all’interno della Commissione.
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Incomprensioni [sul tema delle comunità energetiche] non avverrebbero se fosse stata accolta la mia istanza in prima battuta di garantire trasparenza al gruppo di lavoro, cosa che è stata totalmente rigettata. Trasparenza che comportava sia pubblicità, ovvero la possibilità della popolazione di partecipare magari anche a mezzo di trasmissione in streaming, quindi effettivamente di arrivare a tutti in maniera sicuramente molto più agevole; sia a mezzo di una verbalizzazione come quella che consente poi una tracciabilità precisa delle attività che sono state svolte. Oltretutto, non condividendo le modalità con cui questa cosa è stata gestita: non è neanche stata fatta sapere poi a tutti i Consiglieri comunali quando questa riunione del gruppo costituito sarebbe poi avvenuta, proprio perché questo gruppo non si caratterizzava di requisiti di trasparenza che invece sarebbero stati molto utili, in considerazione poi del progetto che si vuole sviluppare.
Al di là di questa questione, secondo me il centro non è tanto quello che è stato fatto, ma quello che ancora dobbiamo fare, la strada che c’è da percorrere. La strada che c’è da percorrere negli interessi della comunità è sicuramente quella di finalmente cambiare un po’ l’approccio a questa cosa e iniziare ad aprirsi, aprirsi davvero in maniera diffusa; ci sono tanti strumenti, la tecnologia viene molto incontro su questo tipo di aspetto informativo, per davvero cambiare la sensibilità sul tema o se non cambiare la sensibilità, che magari c’è già, sollecitare l’attenzione e far sentire ai cittadini che è una possibilità vicina e qualcosa che effettivamente può portare a un miglioramento, perché se poi non si fa questo passaggio di farsi sentire effettivamente vicini, è difficile che si riesca a ottenere un coinvolgimento concreto che, come dicevamo, è l’elemento centrale per la costituzione delle Comunità Energetiche.
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Vorrei dire che queste nostre riflessioni sono fatte per migliorare, proprio perché il progetto deve avere successo. Non si tratta di polemica, ma di politica, che sono cose un po’ diverse. Quindi il mio voto è favorevole.
Valentina Remonato, Interventi Consiglio 20.04.2023