Rovato si gioca un tesoro da 11.356.010 euro, in parte assegnato al nostro Comune dal PNRR. L’importo è destinato sia a progetti urbanistici di rigenerazione, sia ad uscire dall’arretratezza digitale (sulle multe rovatesi, ad esempio, nel 2022 si mette a disposizione il solo bollettino postale). Sia chiaro, avremmo potuto ottenere fondi anche per obiettivi come cultura, turismo, transizione ecologica e verde, ma per farlo l’amministrazione avrebbe dovuto dialogare con le associazioni ed essere strumento di collegamento per la nascita di una progettazione condivisa. L’attuale amministrazione prosegue, invece, un percorso chiuso e autoreferenziale. L’area del sito web detta “trasparente” non raccoglie il verbale della seduta del consiglio comunale e gli interventi dei consiglieri relativi ad una delibera sono spesso assenti perché rinviati in altra delibera (www.remonatosindaco.it/delibere). Il resoconto sull’andamento di seduta non esiste, in barba al regolamento che chiede ai consiglieri di verificarlo. Non so, come non lo sanno tutti i cittadini di Rovato, quando la commissione urbanistica si terrà, ma nei documenti, per il prossimo consiglio, si dice che si prende atto che tale commissione ci sia stata (omettendo ovviamente di indicare data e ora in cui ciò avviene). Hanno forse paura che qualche cittadino come me vada ad ascoltarli? Con questa gestione, speriamo che il tesoro del PNRR arrivi effettivamente a destinazione e che i progetti non si trasformino in buchi mangia soldi a causa di iniziative inconcludenti o portate a termine senza un ritorno effettivo per i cittadini.
Valentina Remonato Consigliere per la Coalizione Rovato 2020, Rovato Vale, La Civica