Ho deciso di raccontare con questa riflessione un po’ di retroscena, aspetti sui cui le persone mi hanno chiesto spesso. Ad inizio 2020 sono stata contattata da Sergio Manenti segretario PD di Rovato assieme a tante altre persone che nel 2015 avevano appoggiato come candidato Angelo Bergomi, in particolare su indicazione di Luciana Buffoli visto il ruolo che avevo svolto come presidente dell’Associazione Rovato Civica fondata nel 2015 con altri, come me, ex candidati dell’omonima lista.
Nello stesso periodo abbiamo contattato il gruppo Rovato W per ragionare insieme sulle elezioni, e trovare un candidato comune, anche diverso da me.
Sfortunatamente senza buon esito, ho insisto per un progetto comune, nella assoluta consapevolezza che avere degli ex assessori (del mandato terminato nel 2012) promotori di due candidati diversi spaccasse l’elettorato. A dispetto di alcune ricostruzioni giornalistiche ritengo che questo è ciò che è poi di fatto successo. Il gruppo Rovato W nelle argomentazioni espresse nella riunione aveva spiegato che essendoci tra le persone attive nel nostro gruppo persone tesserate PD nessuna alleanza con noi era possibile. Il progetto poi evolutosi, a questo punto da me guidato, ha pertanto proseguito il suo percorso da febbraio 2020 fino alla data delle elezioni.
Il progetto è stato inclusivo, ha avuto una linea chiara, le persone coinvolte lo sono state in termini di adesione ad un progetto senza simboli di partito che potesse coinvolgere tutte le persone interessate a portare avanti le sensibilità e gli obiettivi espressi nel programma. Al mio progetto hanno quindi aderito molte persone che hanno creduto importante lavorare insieme, guidate dalla voglia in esso espressa di un paese moderno, capace di raccogliere finanziamenti pubblici e reinvestirli nella società con una chiara visione degli obiettivi da perseguire, il gruppo è cresciuto arrivando alle poi note La Civica, Rovato Vale, Rovato 2020. Tutti i mesi di lavoro sono stati da me guidati con l’intenzione di non abbassare il livello del dibattito politico alla polemica, ma piuttosto di incentivare una discussione di contenuto sulla proposta di programma elettorale.
In occasione del primo consiglio comunale ho ritenuto importante quindi chiarire le motivazioni sulla scelta di rappresentare all’interno dello stesso tutte e tre le liste a mio sostegno attraverso i propri consiglieri eletti. Mi aspetto, per la prossima approvazione, di ritrovare la mia osservazione nel verbale del primo e unico consiglio comunale avvenuto fino ad ora. Perché ritengo che il consiglio comunale dovrebbe essere il luogo, per sua naturale funzione, di riflessione e discussione politica oltreché di delibera delle proposte, trovo quindi non secondario che in esso vi sia riportato non solo il numero di sì e no.
Nel corso della stessa seduta abbiamo istituito le due commissioni permanenti; il numero dei componenti di ciascuna commissione è di cinque membri, compreso il presidente, di cui due riservati alle minoranze (art. 12 Reg. Cons. Com.).
Visto l’esito delle elezioni, Rovato W (11,16% dei voti con le liste collegate) e le liste della mia coalizione (26,80%), mi sembrava giusto lasciare un solo posto a Rovato W nella commissione Servizi alla Persona – Sport – Cultura e Tempo Libero*. Rovato W però non ha condiviso la nostra proposta e al fine di avviare una buona collaborazione nel corso di questo mandato è stato deciso di assecondare la richiesta di Rovato W presentando in consiglio la proposta condivisa. Raggiungendo così l’equilibrio come espresso nel corso del consiglio comunale; mi auguro che questo gesto possa portare ad un efficace lavoro congiunto, e ancor di più che nelle prossime elezioni si possa ragionare finalmente in termini di una candidatura congiunta.
Nel corso della campagna elettorale ho deciso e convinto il gruppo della necessità che le persone coinvolte aumentassero, che il mio legame col territorio fosse fatto dai miei candidati e dalle loro esperienze, per questo il progetto ha presentato un programma aperto a più tematiche in grado di rispondere alle diverse sensibilità politiche conformemente alle necessità rovatesi. Credo che un modo intelligente per fare politica territoriale debba necessariamente passare per un dialogo che sia trasversale, a mio avviso un movimento che vuole coinvolgere e promuovere sensibilità di centro sinistra non può pensare di escludere le persone politicamente attive sul territorio in base al possesso della tessera a un partito della stessa area. Credo che politica sia anche concertazione, pertanto ritengo necessario agire nella direzione di coinvolgere gruppi e persone diverse che possono unirsi in una condivisione di obiettivi; infatti è così che sono state da me costruite le tre liste e credo che ogni persona e quindi sensibilità in essa espressa vada rispettata. Penso che l’equilibrio nelle tematiche affrontate e la voglia di cambiamento di questa coalizione sia stato l’elemento che più abbia interessato i giovani, andando in controtendenza rispetto a quanto successo nella maggior parte dei territori chiamati contemporaneamente al voto.
Nel corso di un percorso inclusivo promosso da una sensibilità di centrosinistra, c’è stata un’alleanza di obiettivi di programma che, andando oltre l’appartenenza politica delle singole persone, ha creato una più complessa alleanza civica dei candidati nelle tre liste che prescindesse dal personale orientamento politico e unisse su temi economici e sociali per una proposta concreta di amministrazione locale, nella quale – per sua natura – l’aspetto ideologico ha minor peso di indirizzo che sul piano nazionale.
Per quanto concerne la difficile situazione che stiamo vivendo in relazione all’emergenza sanitaria come consiglieri abbiamo già presentato un’istanza che pone l’attenzione sulla necessità che le informazioni arrivino al domicilio di tutte le persone.
Non abbiamo ancora notizia del prossimo consiglio comunale, vista la situazione ci auguriamo che venga al più presto adottata la possibilità per i sedici consiglieri comunali di partecipare ai consigli anche in streaming. Abbiamo visto una delibera che indica acquisti promettenti (fornitura di 12 cuffie auricolari e 12 Webcam, “vista la necessità di fornire apparecchiature elettroniche per svolgere l’adunanza del Consiglio Comunale a distanza”). Spero per il meglio.
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* Le commissioni consiliari sono composte secondo criteri di proporzionalità rispetto alla rappresentanza di ciascun gruppo consiliare (Art. 12 p. 1 reg.) e due membri su cinque sono riservati alle minoranze (art. 12 p.2 reg).
Minoranza definita dall’esito delle elezioni.
Gruppi consiliari:
Rovato Vale (2 consiglieri – 11,81% voti*)
Rovato 2020 (1 consigliere – 5,42% voti*)
La Civica (1 consigliere – 8,83% voti*)
Rovato 2020 (1 consigliere – 5,42% voti*)
La Civica (1 consigliere – 8,83% voti*)
Rovato W (2 consiglieri – 4,51% voti*)
10 posti totali nelle commissioni permanenti – deve essere rispettata nelle commissioni la rappresentanza di ciascun gruppo consiliare garantendo proporzionalità -, 4 posti disponibili alle minoranze
*rappresentanza elettorale Elezioni 2020.
Art. 38 TUEL: ”L’elezione dei consigli comunali e provinciali, la loro durata in carica, il numero dei consiglieri e la loro posizione giuridica sono regolati dal presente testo unico…6. Quando lo statuto lo preveda, il consiglio si avvale di commissioni costituite nel proprio seno con criterio proporzionale”. Le forze politiche presenti in consiglio devono essere rappresentate anche nelle commissioni, in modo che in ciascuna di esse sia riprodotto il loro peso numerico e di voto: https://dait.interno.gov.it/pareri/98992