Il nuovo enorme capannone in prossimità della stazione è parte del progetto H2iseO. Un progetto che include un’officina di manutenzione e un impianto permanente per il rifornimento dei treni a idrogeno in prossimità della stazione rovatese.
Un progetto sul quale il Comune ha espresso parere favorevole senza coinvolgere né il Consiglio Comunale, né i cittadini di Rovato. Una costruzione che ha distrutto la veduta su campi e colline, una volta visibili da via Lombardia. FerrovieNord, ha dichiarato, nella sue osservazioni al PGT, che i binari di raccordo andrebbero in parte ad interessare un’area a destinazione agricola.
Abbiamo assistito a giochi di parole, come se il Sindaco non sapesse che l’impianto è permanente e il termine “mobile” si riferisce al sistema di stoccaggio dell’idrogeno. L’unico intervento previsto, in cambio della realizzazione del progetto, è la ciclabile in via Poffe. Non è invece stata prevista nessuna piantumazione di fasce erboree a mitigazione dell’impatto ambientale.
Una buona politica impone la transizione energetica, limitando l’impatto ambientale e tutelando le persone. Le sorgenti di rumore sono dichiarate come poche e sporadiche e quindi non sono previste barriere anti rumore, ma anche il rumore su rumore abbassa la qualità di vita delle persone che lo subiscono. Il progetto nemmeno considera la presenza della scuola materna a poche centinaia di metri dall’impianto di rifornimento ad idrogeno.
Ad ulteriore conferma che il progetto sia sicuro come richiesto dall’iter autorizzativo e come dichiarato nelle relazioni tecniche ho richiesto al Prefetto una sua valutazione a tutela della sicurezza pubblica.
Valentina Remonato Consigliere per la Coalizione Rovato 2020, Rovato Vale, La Civica
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