È assolutamente inconcepibile la scelta della maggioranza di impiegare € 873.960 di risorse comunali per una sostanzialmente nuova cappella nel cimitero di Rovato, dallo stile architettonico imponente e lugubre. In un momento storico come quello attuale, gli investimenti dovrebbero essere strumenti per superare la crisi e interrompere un percorso di drammatico impoverimento, in un’ottica di rilancio. Si richiede alla politica la capacità di investire le risorse attuali per garantire una crescita economica futura. Le scelte amministrative rovatesi si mostrano, invece, incapaci di analizzare e comprendere il contesto attuale e di progettare un futuro di benessere economico e sociale. Si indebita il comune per un mercato coperto che andrà ad edificare l’area del Foro Boario occupando 4.300 mq complessivi, in uno spazio ad oggi non edificato. In sostanza si tratta di un progetto che è di fatto un capannone con qualche ufficio, che non considera per niente l’uso attuale dell’area per momenti ricreativi all’aperto. Si deturpa così il territorio senza nemmeno sapere il perché, e nelle mappe si vede una metà divisa in area espositiva, area ad uso della banda, area polifunzionale e l’altra metà con un’area teatro. In sostanza mentre la crisi ambientale impone di riqualificare gli edifici, Rovato ne costruisce di nuovi ed enormi, che faranno da paesaggio anni ’90 alle feste organizzate al Foro Boario nel 2050.
Valentina Remonato
Consigliere per la Coalizione Rovato 2020, Rovato Vale, La Civica