La Cava sul Comune di Rovato e Cazzago S. Marino si estende, come si può leggere nella delibera di Giunta 172/2023.
Nel documento si osserva l’avanzamento del bacino estrattivo ATEg09 su circa 5.650 mq. La notevole estensione avverrà sul fronte Sud dello scavo con l’obiettivo di recuperare circa 51.500 mc di volumetria estrattiva.
Questa non è certo una buona notizia in termini di tutela ambientale del nostro territorio. Dall’inizio del mandato mi sono opposta sia all’allargamento di bacini estrattivi esistenti, sia all’insediamento di nuovi bacini estrattivi; purtroppo, mi trovo ora ad osservare l’avanzamento della cava nel nostro Comune.
Ricordo che la cava presenta diverse criticità ambientali e territoriali: comprende attività di betonaggio, produzione di conglomerati bituminosi, trattamento rifiuti ed è attraversato da un canale irriguo che va salvaguardato per garantire l’efficienza idraulica e la sicurezza idrogeologica del territorio. Già il Consorzio di tutela della Franciacorta ha evidenziato come le attività svolte all’interno del bacino estrattivo abbiano un impatto negativo sull’attività vitivinicola.
Il Piano Cave della provincia di Brescia è attualmente in fase istruttoria in Regione Lombardia. Mi auguro che le criticità e l’impatto sul nostro territorio verranno prese in considerazione rivedendo l’approvazione avvenuta in Giunta regionale, anche tenendo debitamente conto il ruolo strategico del nostro territorio in ambito agricolo. Ricordo che durante questa fase il piano deve essere esaminato per verificare la sua conformità alle normative vigenti e per valutare eventuali impatti ambientali e sociali. Una volta completata l’istruttoria, il piano Provinciale potrà essere respinto dalla Regione se ritenuto inidoneo. Se così fosse, forse, non dovremmo vedere il nostro territorio oggetto di un ulteriore e dannoso consumo.
Link delibera: VERGIU_PDFUNICO-light