Questa sera ci siamo trovati con una seduta del Consiglio Comunale convocato dalla Presidente del Consiglio, avv. Roberta Martinelli, in pieno giorno festivo, la Presidente avrebbe potuto decidere di convocare la riunione in un qualsiasi giorno intercorrente tra la metà di dicembre e il 2 gennaio. Dopo aver dichiarato, il 19 dicembre, al Giornale di Brescia “stiamo valutando le disponibilità dei consiglieri” (io non ho ricevuto nessuna chiamata in tal senso, e non mi risulta che l’abbia ricevuta nessun consigliere di minoranza) ha individuato come data il giorno di Santo Stefano, peraltro il giorno scelto non è servito nemmeno a garantire la presenza dei consiglieri di maggioranza perché alla seduta di questa sera gli stessi consiglieri non si sono presentati.
Democrazia significa rispettare i diritti, il nostro ordinamento giuridico riconosce come valore essenziale del sistema democratico quello di consentire – quando un quinto dei consiglieri è d’accordo – la convocazione del consiglio comunale per discutere sulle questioni da questi individuate. Si tratta di normale attività del Consiglio Comunale: in conformità al potere per legge riconosciutogli d’indirizzo e di controllo dell’operato amministrativo. La minoranza risiede in questo organo, proprio perché queste sono le funzioni allo stesso attribuite.
Abbiamo invece visto trattare con disprezzo tale principio, addirittura ho letto commenti Facebook dove si confonde il dovere di rispettare un diritto con il concetto di fare un favore.
Nella seduta di questa sera abbiamo parlato di temi importanti, di come agire per assistere le donne vittime di violenza e di atti concreti a tutela dell’ambiente. Dispiace vedere che i consiglieri di maggioranza non hanno saputo trovare un giorno per essere presenti a discutere di questi temi.
Non abbiamo mai richiesto di convocare un consiglio comunale urgente come qualcuno ha falsamente dichiarato su Facebook, al contrario è semplicemente stato esercitato un normale diritto riconosciutoci per legge.
Alla Presidente del consiglio comunale spettava soltanto la convocazione entro 20 giorni dalla nostra richiesta (del 12 dicembre) e la verifica formale che la richiesta provenisse dal prescritto numero di soggetti legittimati (un quinto dei consiglieri); mentre le era impedito di sindacarne l’oggetto, poiché spetta allo stesso consiglio nella sua totalità la verifica circa la legalità della convocazione e l’ammissibilità delle questioni da trattare (parere 7 luglio 2020, Dipartimento degli affari interni e territoriali); invece due interrogazioni sono state espunte illegittimamente dall’ordine del giorno, per poi nemmeno presentarsi nella seduta che le avrebbe potute discutere.
Concludo citando un intervento del nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “La democrazia non è soltanto il governo della maggioranza, ma anche il rispetto profondo per le minoranze”.
Io porto avanti un concetto di democrazia dove i diritti delle minoranze sono esercitati. Dove esiste senso delle istituzioni. E voi? Cos’è per voi democrazia?